Il Mirtillo
Vaccinium myrtillus L.
di Antonio Bigliardi
La pianta del Mirtillo nero selvatico appartiene alla famiglia delle Ericacee, le quali amano crescere nei sottoboschi tra pini e abeti nella fresca umidità illuminata e in terreni particolarmente ricchi di luce mineralizzata, quindi di silice.
Una pianta bassa, attirata dalla terra, piccoli arbusti quasi come alberi in miniatura che parlano alla luce attraverso un impulso floreale cosmico e instaurando un forte processo zuccherino inglobato in succose bacche tondeggianti di colore nero bluastro come la notte e ricoperte da una fine e leggera polvere cerosa blu chiamata pruina, il manto celeste della Natura vivente.
Nei negozi di frutta e verdura si trovano spesso il Mirtillo blu coltivato (Vaccinium corymbosum) e il Mirtillo rosso (Vaccinium vitis idaea) utilizzati per la preparazione e guarnizione delle torte dolci, mentre il Mirtillo nero selvatico (Vaccinium myrtillus) è di difficile reperibilità allo stato fresco.
Le bacche del Mirtillo contengono una preziosa sostanza molto benefica chiamata mirtillina considerata come insulina vegetale quindi positivamente utilizzata nella cura del diabete. La mirtillina possiede spiccato potere ipoglicemizzante, veramente un naturale farmaco salutare per i diabetici.
Le bacche del Mirtillo contengono i formidabili fattori vitaminici chiamati antocianosidi molto utili in quanto hanno la capacità di proteggere e rafforzare i capillari sanguigni, le vene e le arterie, svolgendo un’azione antiemorragica e antiaggregante, mantenendone la corretta permeabilità e resistenza. Consigliate anche in caso di fragilità capillare, emorroidi e varici, arteriti, nei postumi di flebite e infarto, nella prevenzione dell’arteriosclerosi, dell’ictus e delle trombosi.
Dal loro consumo si rivela quanto la luce sia stata importante per questa pianta cresciuta in terreni silicei, i nostri organi di entrata della luce, gli occhi, ne traggono estremo beneficio, la funzionalità della vista aumenta, viene accelerata la sintesi del pigmento retinico, viene favorito l’aumento e la rigenerazione dei pigmenti retinici e la percezione visiva nelle ore crepuscolari e notturne, sono prescritte nella miopia e nelle retinopatie diabetiche.
Le bacche del Mirtillo contengono tannini (antivirali) e sostanze batteriostatiche, battericida e antisettiche, antibiotiche, antiputride e astringenti in grado di vincere le infezioni e le putrefazioni intestinali, le diarree e le dissenterie rispettando la benefica flora intestinale e proteggendo le pareti del tubo digerente, proteggono e cicatrizzano la mucosa gastrica. Questo potere antisettico e disinfettante risulta utile nelle infezioni gastrointestinali, nelle enteriti e nelle cistiti; a livello orale perfino nelle stomatiti, nelle faringiti, mughetto, ulcere della bocca e afte.
Grazie alle bacche di Mirtillo i virus perdono il loro potere infettivo e la salute ritorna.
Le bacche del Mirtillo contengono sostanze vitaminiche (A, B1, B2, B3, B5, C, P) e minerali (Calcio, Fosforo, Potassio, Sodio, Magnesio, Manganese, Ferro, Cloro, Zolfo) importanti, inoltre il chinino; le forze della luce inglobate da questa pianta vincono la debolezza, la fatica e lo stress della vita quotidiana, donando energia e forze tonificanti, stimolanti e ricostituenti che vanno ad incidere anche sul morale della persona.
Oltre ad assumere le bacche fresche, oppure il succo puro, ottimo è anche il macerato di bacche fresche in vino liquoroso come il Porto oppure lo Zibibbo, lasciato maturare al Sole per tre settimane e assunto prima di pranzo, eventualmente leggermente dolcificato con del buon miele.
La tintura di Mirtilli si prepara mettendo 3 manciate di bacche fresche in una bottiglia di acquavite, lasciando macerare per molto tempo, più è invecchiata e più è efficace. Quanto più a lungo le bacche stanno nell’acquavite, fosse pure per anni, tanto più efficace diviene la sua azione medicinale.
Grazie a questo frutto blu scuro come la notte noi vediamo quanto bella sia la Vita.
Antonio BIGLIARDI
Per CONTATTI: antoniob64@libero.it
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